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Ipa, il controllo ambientale dei cittadini

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Zer Zero Ipa, citizen science, monitoraggio ambientale dal basso. Innanzitutto gli Ipa. Gli Idrocarburi policiclici aromatici sono molecole cancerogene che si formano nel corso dei processi di combustione sia industriali che domestici. Zero Ipa sta per zero nanogrammi a metro cubo delle pericolose sostanze nell’aria che respiriamo. Citizen science è un fenomeno che nel mondo abbraccia il movimento di controllo dal basso dell’inquinamento. I cittadini, dunque, producono dati attraverso l’uso di strumenti di misurazione e li mettono a disposizione della collettività. In Italia la “cittadinanza attiva” in campo ambientale e scientifico è stata definita “cittadinanza scientifica”. Il libro scritto da Daniele Marescotti mette insieme questi concetti, elabora una strategia per il controllo e il contenimento dell’inquinamento atmosferico e getta le basi per un marchio di qualità dell’aria definito “Zero Ipa”. “Zero Ipa: il controllo ambientale dei cittadini” è il titolo, “anche un po’ provocatorio”, scelto per raccontare l’esperienza del Green Tour condotta da Peacelink ed EuThink lo scorso febbraio.

La presentazione alla libreria Gilgamesh
La presentazione alla libreria Gilgamesh

 

Un viaggio attraverso la Puglia e le sue aree di interesse paesaggistico, storico e turistico per misurare gli Ipa, individuare luoghi in cui è possibile respirare aria eccellente e promuovere le buone pratiche ambientali. I dati raccolti ed elaborati possono essere consultati su www.greenmonitoring.eu. Il Green Tour ha offerto ai cittadini l’opportunità di acquisire consapevolezza ambientale e partecipare attivamente alla difesa del territorio. EuThink è una start up tarantina che si è occupata di individuare le aree in cui la qualità dell’aria era migliore. In Puglia sono state effettuate 3100 misurazioni della qualità dell’aria attraverso l’analizzatore portatile di Ipa. Nei 31 punti di misurazione della qualità dell’aria in 23 siti la strumentazione ha registrato zero Ipa. Quindi nel 74% dei siti la qualità dell’aria è risultata particolarmente buona e in alcuni casi eccellente. Come al Parco Cimino di Taranto: con vento da Sud-Sud-Est a 10 chilometri orari, nel punto di rilevazione vicino al Mar Piccolo, alle 10 di mattina e con 100 misurazioni effettuate, il valore di zero Ipa era al 62%. Addirittura meglio dell’Oasi “Le Cesine” a Lecce. Questo genere di controllo ha consentito di comprendere come possa variare l’inquinamento a seconda del luogo, dell’orario, del vento e di altri fattori come la distanza dalle fonti inquinanti. “La finalità di questo libro –ha spiegato Daniele Marescotti di EuThink, durante la presentazione alla libreria Gilgamesh– è quella di evolverci. Ad oggi non esiste un sistema di garanzia dell’aria che goda di un disciplinare condiviso da un gruppo di soggetti pubblici e privati. Il marchio “Zero Ipa” vuole inserirsi proprio in questa nicchia scoperta e lo discuteremo anche con il Gal Colline Joniche che sta portando avanti una strategia molto simile con riguardo alle masserie e alle strutture recettive attraverso la Green Road.” “Con questo libro –ha detto Alessandro Marescotti di Peacelink– vogliamo proporre non solo a Taranto ma a livello nazionale un tipo di strategia che possa servire a misurare quello che è l’inquinamento, vedere quali sono le fonti inquinanti e quali sono gli obiettivi realisticamente raggiungibili. Siamo partiti da una grande emergenza ambientale ma questa grande emergenza ambientale sta diventando un laboratorio di idee e di esperienze.” o Ipa, citizen science, monitoraggio ambientale dal basso. Innanzitutto gli Ipa. Gli Idrocarburi policiclici aromatici sono molecole cancerogene che si formano nel corso dei processi di combustione sia industriali che domestici. Zero Ipa sta per zero nanogrammi a metro cubo delle pericolose sostanze nell’aria che respiriamo. Citizen science è un fenomeno che nel mondo abbraccia il movimento di controllo dal basso dell’inquinamento. I cittadini, dunque, producono dati attraverso l’uso di strumenti di misurazione e li mettono a disposizione della collettività. In Italia la “cittadinanza attiva” in campo ambientale e scientifico è stata definita “cittadinanza scientifica”.

Il libro scritto da Daniele Marescotti mette insieme questi concetti, elabora una strategia per il controllo e il contenimento dell’inquinamento atmosferico e getta le basi per un marchio di qualità dell’aria definito “Zero Ipa”. “Zero Ipa: il controllo ambientale dei cittadini” è il titolo, “anche un po’ provocatorio”, scelto per raccontare l’esperienza del Green Tour condotta da Peacelink ed EuThink lo scorso febbraio. Un viaggio attraverso la Puglia e le sue aree di interesse paesaggistico, storico e turistico per misurare gli Ipa, individuare luoghi in cui è possibile respirare aria eccellente e promuovere le buone pratiche ambientali. I dati raccolti ed elaborati possono essere consultati su www.greenmonitoring.eu. Il Green Tour ha offerto ai cittadini l’opportunità di acquisire consapevolezza ambientale e partecipare attivamente alla difesa del territorio.

EuThink è una start up tarantina che si è occupata di individuare le aree in cui la qualità dell’aria era migliore. In Puglia sono state effettuate 3100 misurazioni della qualità dell’aria attraverso l’analizzatore portatile di Ipa. Nei 31 punti di misurazione della qualità dell’aria in 23 siti la strumentazione ha registrato zero Ipa. Quindi nel 74% dei siti la qualità dell’aria è risultata particolarmente buona e in alcuni casi eccellente. Come al Parco Cimino di Taranto: con vento da Sud-Sud-Est a 10 chilometri orari, nel punto di rilevazione vicino al Mar Piccolo, alle 10 di mattina e con 100 misurazioni effettuate, il valore di zero Ipa era al 62%. Addirittura meglio dell’Oasi “Le Cesine” a Lecce. Questo genere di controllo ha consentito di comprendere come possa variare l’inquinamento a seconda del luogo, dell’orario, del vento e di altri fattori come la distanza dalle fonti inquinanti.

“La finalità di questo libro –ha spiegato Daniele Marescotti di EuThink, durante la presentazione alla libreria Gilgamesh– è quella di evolverci. Ad oggi non esiste un sistema di garanzia dell’aria che goda di un disciplinare condiviso da un gruppo di soggetti pubblici e privati. Il marchio “Zero Ipa” vuole inserirsi proprio in questa nicchia scoperta e lo discuteremo anche con il Gal Colline Joniche che sta portando avanti una strategia molto simile con riguardo alle masserie e alle strutture recettive attraverso la Green Road.”

“Con questo libro –ha detto Alessandro Marescotti di Peacelink– vogliamo proporre non solo a Taranto ma a livello nazionale un tipo di strategia che possa servire a misurare quello che è l’inquinamento, vedere quali sono le fonti inquinanti e quali sono gli obiettivi realisticamente raggiungibili. Siamo partiti da una grande emergenza ambientale ma questa grande emergenza ambientale sta diventando un laboratorio di idee e di esperienze.”

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